Scarnafigesi illustri
Meritano di essere ricordati, tra gli scarnafigesi più illustri nei secoli:
- il dottor Carlo Matteo Capello, nato a Scarnafigi il 6 marzo 1765, medico dell’esercito francese nel 1792, professore di Anatomia Comparata all’Ateneo di Torino, studioso per incarico di Re Carlo Alberto del colera in Germania, morto a Pontebba;
- Casimiro Sperino, notaio, fondatore dell’ospedale oftalmico di Torino, deputato al Parlamento, senatore del Regno, nato a Scarnafigi il 31 agosto 1812 e morto a Torino il 12 novembre 1894;
- Pietro Ballario al quale si deve il lascito per la costruzione del ponte sul Varaita tra Scarnafigi e Monasterolo di Savigliano (11 luglio 1873);
- la famiglia De Ponte estinta verso la metà del 1800, per cinquecento anni feudataria di Scarnafigi, lasciò molti beni a favore dell’Ospedale e della chiesa parrocchiale;
- Maurizio Seyssel d’Aix, cadetto di Casa Savoia, parente del generale Lamarmora che capeggiò nel 1855 la spedizione piemontese in Crimea, fu sindaco di Scarnafigi;
- il teologo Bonino, priore della Parrocchia, lasciò in eredità la Cascina Crosa per fondare una cappellania e per dotare le figlie povere in occasione del loro matrimonio;
- don Giuseppe Maria Bernardino Gautier, professore di retorica, lasciò tributi consistenti a favore della comunità civile e religiosa;
- in ambito sportivo, il contemporaneo atleta marciatore Maurizio Damilano, olimpionico e campione del mondo, insieme con il gemello Giorgio; Maurizio ha partecipato a tre olimpiadi, vincendo ogni volta una medaglia: oro a Mosca nel 1980, bronzo a Los Angeles nel 1984 e ancora bronzo a Seoul nel 1988; nel 1987 si è aggiudicato l’oro ai campionati mondiali di atletica di Roma e nel 1986 ha conquistato l’argento europeo a Stoccarda.