Descrizione
Scarnafigi sorge nella pianura saluzzese a 296 metri di altitudine sul livello medio del mare ed attualmente il proprio territorio confina con i seguenti Comuni limitrofi: Saluzzo, Torre San Giorgio, Villanova Solaro, Ruffia, Monasterolo di Savigliano, Savigliano e Lagnasco.
Per secoli, Scarnafigi è stato terra di confine tra il Ducato di Savoia ed il Marchesato di Saluzzo.
Gli insediamenti umani e nuclei abitati più antichi di cui si ha traccia, risalgono all’età del ferro e alle epoche romana, barbarica e longobarda e sono stati documentati da reperti archeologici (anfore di rame con bronzi dell’Antica Roma, tombe e teschi di guerrieri barbari o longobardi con spada e cinturone) rinvenuti in scavi occasionali presso “Cascina Morina”, “Cascina Mittera” e “Cascina S.Vittorio”.
La prima carta che attesta l’esistenza del paese è del 989.
Etimologicamente il nome di Scarnafigi può avere radici longobarde o tardo romaniche, come indica la desinenza etnica, plurale, “igi”.
Le vicende del paese si diramano in ambito religioso e civile.
Storia religiosa
Le monache benedettine di S.Pietro tennero il priorato a Scarnafigi ininterrottamente dal 989 al 1571. Con ogni probabilità il monastero, di cui non si ha più traccia, si trovava in prossimità del castello, anch’esso già esistente prima del “Mille” anche se in strutture e forme diverse dalle attuali.
Sul territorio esercitavano una rilevante influenza l’abbazia di Staffarda, proprietaria delle tenute “Grangia” e “Fornaca”, l’abbazia di Rifreddo alla quale appartenevano alcune terre.
La parrocchia di Scarnafigi appartenne alla diocesi di Torino fino al 1805, anno in cui venne aggregata a quella di Saluzzo.
Storia civile
Intorno al “Mille” il territorio era tra i possedimenti della contessa Adelaide di Torino, discendente della dinastia arduinica. Alla sua morte (1091) il feudo passava a Bonifacio del Vasto, capostipite dei marchesi di Saluzzo e da lui a Guglielmo marchese di Busca (1135). Iniziò poi un diverso scambio di dipendenze che videro succedersi dal 1239 al 1395, i marchesi di Saluzzo, i signori di Barge, i conti Savoia ed infine la famiglia De Ponte che dal 1395 al 1850, giocò un ruolo di primaria importanza nelle vicende del paese.
La peste ricomparve più volte nel territorio decimando la popolazione (1564,1575-77, 1579, 1630); le truppe napoleoniche negli anni della rivoluzione francese compirono saccheggi ai danni del castello, della chiesa e delle abitazioni civili; anche i tedeschi nella seconda guerra mondiale occuparono il castello ed il collegio.
Nel referendum del 2 giungo 1946, Scarnafigi si esprimeva a favore della Monarchia..